Solus loquor al femminile, tra i drammi e le paure, tra espressioni vocali e corporee
Dopo il successo di Voci-Medea e Assenza, la compagnia Aleph torna in scena stasera ed in replica domani mercoledì 7 dicembre 2016, presso il Teatro Tordinona di Roma con lo spettacolo Soliloquio 2023. Quale miglior forma espressiva se non il binomio teatro-danza potrebbe rendere esplicita la dicotomia tra la percezione delle crisi di coscienza altrui e l'autopercezione delle stesse manie.
Perseguendo tale scopo, la regista e coreografa Paola Scoppettuolo, specializzata sul tema della consapevolezza del proprio corpo e dell'espressione del pensiero tramite esso, sceglie un dialogo col Sé, reso ancora più chiaro dal riflesso esattamente identico nell'altro.
Quando si raggiunge dunque la piena consapevolezza di essere al mondo integralmente? E' necessaria una descrizione densa, una thick description, per esaminare ogni strato interiore, solidificatosi tra automatismi, ricordi, percezioni più o meno chiare, e svelarsi all'altro, attraverso livelli di esplicazione intensivi, così da mettere tutto a fuoco.
Con i lori piedi, le danzatrici disegneranno dei ronds de jambe, percepiranno la levigatezza del palcoscenico, muoveranno le braccia nella tridimensionalità, come per segnare coordinate e subordinate del grafico introspettivo. La compagnia Aleph inviterà il pubblico a riflettere, danzando quattro capitoli: Basement, Mirror, Terrace, Twins. E' proprio nel momento in cui si rimane disorientati, perduti e senza parole, che inizia la danza, ci ricorda un gigante della danza: Pina Bausch.